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Il tasso di deliverability è un argomento fondamentale che incide sul successo o meno di una campagna di email marketing.

Ma cosa si intende per deliverability e in che modo può condizionare il tuo obiettivo di business?

Per tasso di deliverability si intende la capacità delle email di raggiungere la casella di posta del destinatario, senza essere ostacolata da filtri o blocchi impostati dal provider o da sistemi anti-spam.

Seguire le regole sul'invio di campagne di email marketing diventa quindi fondamentale, affinché una campagna email possa registrare tassi di apertura significativi e non vanificare lo sforzo e le risorse profuse per impostarla e adattarla alle tue strategia di crescita. Ma non è l'unico fattore.

Può sembrare molto banale l'invio di un semplice messaggio email, ma dietro questo semplice "gesto" si nascondono un architettura molto complessa, anche utilizzando un semplice Client di posta come Outlook non darà la garanzia che le email arrivino certamente a destinazione.

Se nella tua strategia di digital marketing c'è l'invio di email commerciali massive, devi compiere tutte le azioni a tua disposizione affinché queste arrivino nelle caselle InBox dei tuoi clienti, principalmente per salvaguardare la reputazione del tuo brand e per mantenere un rapporto di fiducia con il tuo pubblico.

Ricordiamo che dietro una mail c'è sempre un indirizzo ip che viene identificato e sarà il nostro identificativo in rete, nel bene e nel male.

 

Ma quali sono le email che un provider considera come spam?

In quest'epoca così digitalizzata le email che ogni giorno tutti noi riceviamo nelle caselle di posta sono migliaia e i filtri anti-spam devono essere necessariamente aggressivi, non tanto (e non solo) per filtrare truffe palesemente dichiarate, ma anche per bloccare tutte quelle comunicazioni commerciali inviate dalle aziende che il cliente non vuole ricevere, indipendentemente dal contenuto.

Per questo, con gli anni, i filtri si sono fatti sempre più difficili da superare. Per un’azienda che fa email marketing, tenere in considerazione tutti questi fattori è complicato ma allo stesso tempo indispensabile.

La deliverability, la capacità dunque di un’email di raggiungere il destinatario, è un insieme complesso di fattori che si fa ogni giorno più complicato. E le piattaforme di invio email qualificate basano la loro efficacia proprio sull'altissima qualità dei server per preservare le azioni dei propri clienti da manovrare ad alto tasso di inefficacia derivanti proprio da campagne “fai da te”.

 

Cosa puoi fare per far sì che le tue comunicazioni vengano correttamente recapitate nella casella di posta giusta?

Abbiamo già parlato qui di come il primo elemento da cui partire sia l'oggetto dell'email. È la prima cosa che l'utente legge ed è anche il primo parametro che viene valutato da un provider per assegnare il suo punteggio di spam:

Meglio spendere qualche minuto in più a scrivere un oggetto efficace che vanificare tutto il lavoro in pochi secondi.
Bandite le classiche parole come gratis o offerta, punteggiature eccessive, simboli e maiuscole per tutto il testo.
Attenzione anche gli Short Link e al testo della email che deve essere coerente con l'oggetto e seguire delle buone practice in termini di leggibilità e chiarezza.

La deliverability è determinante per la tua crescita perché incide direttamente sul fatturato. Un tasso di recapito scadente equivale a minori opportunità di conversione e, di conseguenza, a minori ricavi. Il rispetto di protocolli internazionali e l’adozione di semplici regole possono portare a un incremento significativo delle aperture, dei clic e quindi delle conversioni.

 

Ogni provider assegna un punteggio medio in relazione a tutte le email inviate in un dato periodo per ogni casella di posta. Se le tue email sono state sempre di qualità anche un messaggio con un alto punteggio di spam verrà consegnato grazie alla reputazione che hai costruito con il tempo. Viceversa dovrai profondere un grande sforzo per invertire la tendenza in caso di comunicazioni “sporche” per tornare ad alzare il tuo tasso di deliverability.

 

Ma la reputazione si costruisce anche in base al contenuto, ovvero inviando comunicazioni interessanti, coerenti con l'immagine del tuo brand, che stimolino aperture e interazioni. L'obiettivo in questo senso è fare in modo che i tuoi destinatari non contrassegnino le tue email come spam.
Quando questo accade succede che tutte le email inviate successivamente a quella persona andranno automaticamente nella casella spam e se più persone si sentiranno legittimate a farlo, con il tempo a tutte le email inviate dal tuo dominio sarà riservata la stessa sorte con conseguenze a questo punto disastrose sul tuo tasso di deliverability e quindi reputazione del tuo marchio.

Quali sono allora gli errori da evitare per mantenere sempre alto questo tasso?

In primo luogo perché possono contenere Indirizzi Trappola (spam trap), ovvero indirizzi email fittizi o non più in uso che i fornitori di servizi internet (ISP) utilizzano per identificare i mittenti di newsletter che non aderiscono alle normative di distribuzione della posta elettronica.
Se nella tua lista di indirizzi capita anche uno solo di questi, i sistemi anti-spam si attiveranno all'istante.
Inoltre, anche se le liste acquistate da fornitori esterni sono state ottenute con l’esplicito consenso dei destinatari a ricevere comunicazioni di aziende terze, è evidente che chi ha dato questo consenso non ha manifestato apertamente interesse per il nostro brand e l’engagement non può che essere scarso.

Ogni indirizzo email presente nei database deve essere ottenuto con l’espresso consenso del proprietario a ricevere comunicazioni commerciali. Seguire la legge e le sue regole si traduce in maggiore fiducia e credibilità del marchio.

inviando in automatico un’ulteriore email per la conferma della registrazione al sito, è il metodo giusto per avere la certezza di un database sempre pulito con indirizzi validi e aggiornati, riducendo così notevolmente anche il tasso di bounce.
Se il destinatario infatti interagisce con le tue email, il filtro non le manderà in spam. Quello della conferma della registrazione con il sistema opt-in è al momento il metodo più efficace per un consento pulito. Ma ci sono anche altri metodi per spingere l'utente ad interagire con una email: fare in modo che clicchi su un link per la conferma di un servizio o per l'ottenimento di uno sconto, invitarlo a rispondere per avere maggiori informazioni sulla sua persona o azienda, consigliare di impostare il tuo messaggio come speciale o di spostarlo tra i preferiti.

Meglio consentire un rapido annullamento dell’iscrizione, inserendo in tutte le tue comunicazioni un link per effettuare la procedura in modo chiaro e semplice. Il tuo brand ne guadagnerà in reputazione, trasparenza e serietà.

Anche il numero di email inviate è un elemento importante per la deliverability. Inviare troppe comunicazioni è sbagliato tanto quante inviarne troppo poche. Se i tuoi invii sono troppo sporadici rischi che i tuoi destinatari si dimentichino di te e tendano a disiscriversi o segnalarti come spam.
L’ideale è non scendere sotto i due invii al mese e non superare i quattro.
A questo proposito, se inizi da zero ad inviare un numero molto alto di email, i provider tenderanno ad innalzare subito le loro difese. Meglio partire da numeri bassi ed aumentare il tiro man mano che vai avanti con la tua strategia di email marketing.

Infine, l'ultimo consiglio è di autenticare il dominio aziendale che vuoi usare per l'invio delle email, utilizzando correttamente i record SPF e DKIM.
Le migliori piattaforme di marketing automation ed email marketing forniscono i propri record, che dovrai inserire tra le impostazioni DNS del tuo dominio (è necessario quindi entrare nel pannello del tuo provider, come ad esempio Aruba, e modificare le impostazioni DNS).
Questi record servono per autenticare ancora più strettamente le email inviate attraverso piattaforme esterne, e fanno in modo che i filtri anti-spam dei tuoi clienti sappiano che quelle email sono state inviate proprio da te, e non da qualcuno che utilizza il nome della tua azienda senza permesso!

Una volta impostato, puoi verificare la correttezza del record SPF per il tuo dominio usando dei tool online come i seguenti:
MX Toolbox
Kitterman SPF Query Tool

 

In conclusione

La garanzia di delivery della email non potrà mai essere assicurata ma sicuramente seguendo le best practices si potranno avere benefici enormi.
Queste sono solo alcune delle azioni che puoi compiere per proteggere il tasso di deliverability delle tue email e migliorare quindi l'efficacia della tua strategia.
In ogni caso se le tue email sono interessanti, con contenuti coerenti, in linea con gli interessi dei tuoi utenti e che stimolano l'interazione sarai sempre protetto dai filtri anti-spam, anche quelli di ultima generazione.

 

Il mondo LeadBI amplia ancor di più i propri confini.
Mark Chapman guiderà lo sviluppo del marchio nel Regno Unito e in Irlanda, grazie alla sua ventennale esperienza di business men e al ruolo di co-founder della divisione inglese del colosso, leader nel settore dell'email marketing, GraphicMail.

Un'importante sinergia che apre le porte a nuovi mercati, ad un pubblico attento ai cambiamenti provenienti dal mondo digital e pronto quindi a rispondere con entusiasmo a sollecitazioni sempre più frequenti provenienti da aziende che propongono soluzioni di marketing automation. Ciò consentirà a LeadBI di soddisfare le richieste provenienti da quella parte di mercato in maniera più puntuale e veloce, con una presenta diretta e costante sul territorio e di arrivare a sviluppare così nuove ed interessanti opportunità di business.

Chapman si dice incredibilmente entusiasta di aver avuto l'opportunità di lavorare ancora una volta con Nicolò Capone (il CEO) e si rivolge anche ai suoi nuovi colleghi:

“Preparatevi a divertitevi, a lavorare sodo e a vincere. Creeremo qualcosa di speciale nel mondo della marketing automation. Irromperemo nel mercato del Regno Unito e in Irlanda offrendo un'opzione estremamente potente ma conveniente e non vedo l'ora di iniziare!”.

Un leader indiscusso nel suo lavoro ma anche nei rapporti umani, il giusto mix tra professionalità e personalità. Certamente per LeadBI un connubio vincente.

Tra poco più di un mese, quest'anno il 27 novembre per la precisione, ci sarà il tanto atteso Black Friday. Quel venerdì nero, o meglio pazzo, in cui tutte le aziende o quasi applicano sconti più o meno sensazionali ai propri prodotti sia on line che in negozio.

 

Ormai per i consumatori, disposti a sopportare lunghe file o levatacce mattutine pur di accaparrarsi il prodotto dei propri sogni ad un prezzo sensazionale, è un appuntamento imperdibile.

 

Ma le aziende come vivono il Black Friday? Come si prepareranno a questo evento mondiale che può apparire come una perdita di redditività ma che invece, con un giusto piano strategico, può trasformarsi in una grande opportunità di business?

 

C'è da dire inoltre che intorno al Black Friday, sono nate altre iniziative volte a spingere il consumatore ad effettuare acquisiti come il Cyber Monday, l'Amazon Prime Day o il Black Friday di Primavera. Tutti eventi creati con l'unico obiettivo di aumentare le vendite e risollevare, nella maggior parte dei casi, stagioni non proprio entusiasmanti.

E quest'anno di pandemia più che mai.

Ma il successo è sempre assicurato per un'attività quando si parla di Black Friday?

Assolutamente no se non si implementa la giusta strategia e se non lo si fa per tempo.

Per sfruttare al meglio l'opportunità di guadagno è bene sapere come prepararsi a questo appuntamento e quali sono gli strumenti che possono massimizzare i risultati di ogni azione.

L'errore più comune infatti è quello di farsi cogliere impreparati e trovarsi all'ultima settimana senza un piano da seguire.

Ma vediamo nel concreto cosa puoi fare per sfruttare a meglio questa opportunità.

La prima cosa da tenere in considerazione è che il Black Friday è un periodo molto particolare durante il quale le persone si dedicano con maggior entusiasmo alle email che ricevono. Non vogliono farsi sfuggire nessuna offerta e anzi prestano attenzione anche a brand, categorie di prodotti o comunicazioni che normalmente cestinerebbero o non considererebbero.

In questo periodo ci sono molte più probabilità quindi che i destinatari aprano il tuo messaggio e questa è una cosa di cui devi assolutamente approfittare nel momento in cui decidi di dedicarti alla tua strategia di email marketing.

Se è vero che la propensione all'ascolto dei clienti nei giorni e settimane che precedono il Black Friday è molto più alta del normale, è altrettanto vero che la concorrenza nella casella di posta sarà spietata.

È importante perciò sapersi differenziare.

 

Con uno strumento di marketing automation efficace sarà più semplice contraddistinguerti grazie alla possibilità di personalizzare i messaggi in base ai comportamenti degli utenti e alle loro abitudini.

Il Black Friday è quindi un’ottima opportunità per migliorare i risultati di vendita. Come abbiamo detto si tratta di un periodo in cui le persone si lasciano un po’ prendere la mano e comprano anche cose che altrimenti non comprerebbero, e ciò non può che giocare a tuo favore.

È vero che per le aziende tutto ciò si traduce in sconti da offrire ma con il giusto piano di azione, si può essere protagonisti anche in questa occasione, in questo pazzo week end di acquisti scatenati.

Già dopo l'estate il pensiero dei consumatori vola al Natale e ai regali e ritiene che il Balck Friday possa essere l'opportunità giusta per trovare tante idee a prezzi competitivi. Per preparasi a questo appuntamento l'utente che visita il tuo sito lo fa per raccogliere informazioni, monitorare il prodotto desiderato e tenere d'occhio le iniziative in corso o di prossima attivazione.

Pianificare una strategia efficace e lavorare in anticipo in vista di questo appuntamento è fondamentale per sfruttare a pieno le potenzialità di questo giorno.

Approfittare dell’euforia che regna in questi giorni può essere la scelta vincente se implementi sul tuo sito popup, landing page e form d'iscrizione che invitano l'utente a lasciare un indirizzo email in cambio di un codice personale, un'offerta personalizzata, uno sconto da sfruttare proprio nel giorno del Black Friday.

E basta vedere cosa fanno i migliori brand del momento.

È questo il momento giusto per spingere l'utente anonimo che naviga sulle tue pagine a lasciare i suoi dati per poter convogliare verso di lui comunicazioni mirate che lo trasformino presto, magari proprio grazie a questa occasione, in un consumatore soddisfatto.

E in questo modo il tuo database si popola facilmente di nuovi leads, nuovi contatti reali che rimaranno a tua disposizione per le tue prossime azioni di email marketing.

Gli sconti sono una cosa fantastica se inviati alle persone giuste.

Prima di cominciare la campagna assicurati di aver segmentato bene la tua lista di invio, solo così potrai garantire che i tuoi clienti ricevano offerte appropriate ai propri gusti e necessità.

Inoltre: fai in modo che i tuoi messaggi reagiscano al comportamento dei clienti.

 

Questo puoi farlo grazie ad uno strumento di automazione efficace.

 

Come già detto prima, dovrai cominciare con la campagna per il Black Friday abbastanza presto e ciò significa che dovrai inviare più di una email. Non basterà infatti informare i tuoi clienti sull’offerta una settimana prima e aspettarti che per il Black Friday arrivino da soli sul tuo sito e risollevino così i tuoi guadagni.

Si tratta di pianificare al meglio le azioni da seguire e farlo seguendo le giuste tempistiche.

Senza dubbio per l’email marketing e la marketing automation il Black Friday è un giorno veramente imperdibile.

Ma non basta solo essere parte del gruppo. In questo caso bisogna anche vincere.

È d’obbligo prepararsi bene a questa giornata, pensare attentamente a come comunicare con i tuoi clienti e soprattutto cominciare in tempo.

Non solo i risultati di vendita sono migliori rispetto agli altri giorni, ma con una buona campagna potrai assicurarti ottimi risultati anche per il futuro. Potrai ottenere un sacco di nuovi clienti che frutteranno profitto ancora per anni e anni; oltretutto potrai costruire delle ottime basi per il periodo festivo in arrivo, quello natalizio, considerato come il periodo migliore dell’anno per quanto riguarda le vendite.

Con una sola campagna potrai quindi acquisire molti contatti e risparmiare così tempo, fatica e denaro per le occasioni che susseguiranno a questa.

Per poter trarre quindi il massimo vantaggio da questa giornata per eccellenza dello shopping è necessario dedicare tempo alla pianificazione, guardare cosa fanno i competitor, organizzare ogni strategia con largo anticipo, creare entusiasmo e urgenza e dotarsi degli strumenti necessari che mirino ad ottimizzare al massimo ogni fase.

Questo è ciò che devi fare per se hai deciso di partecipare da protagonista al Venerdì Nero, a questo folle week end di fine novembre.

Partiamo per questo viaggio alla scoperta della Lead Nurturing e delle potenzialità che racchiude da una definizione semplice ed essenziale, che parte proprio da una traduzione letterale: la Lead Nurturing è quell’insieme di attività che permette di curare, nutrire e alimentare i rapporti con i potenziali clienti, inizialmente semplici lead inattivi che vengono stimolati a reagire nei confronti dei tuoi prodotti e servizi.

È un valido strumento a tua disposizione che permette di testare la reazione dei destinatari dei tuoi messaggi, comprendendo le ragioni della loro inattività e spingendoli verso l’acquisto.

Dotarsi di uno strumento di marketing automation che presta attenzione a questa importante azione strategica è quindi fondamentale per tradurre in realtà l'obiettivo di crescita alla base della tua attività produttiva.

Grazie a questo processo avrai modo di preparare e spingere i tuoi lead all'acquisto tramite delle campagne mirate di email marketing, sms o social, realizzate in base ai reali interessi dei potenziali clienti.

Per massimizzare le potenzialità della Lead Nurturing è necessario dotarsi di un efficiente sistema di raccolta ed analisi dei dati, valutando quali possono essere i lead più interessati all'acquisto, alla prova di un determinato servizio e quindi quali possano trasformarsi da semplici utenti del sito web a clienti reali e attivi.

Naturalmente anche in questo ambito la comunicazione efficace diventa determinante, perché l'obiettivo è quello di evidenziare i vantaggi di un determinato prodotto, i benefici nell'utilizzare uno dei servizi offerti, distinguendosi dai competitor nell'esaltare i punti di forza della tua azienda.

Nel momento in cui si decide di scegliere un modo differente di fare impresa, dotandosi di sistemi che esaltino le potenzialità della marketing automation, la Lead Nurturing la si può attivare attraverso diversi strumenti, come le email. Proprio l'implementazione di una corretta campagna di email marketing può trasformarsi nell'occasione giusta per veicolare ottimi contenuti personalizzati in modo da istaurare un rapporto confidenziale con il potenziale cliente.

Attività di Lead Nurturing ragionate e ottimizzate si traducono in un coinvolgimento totale dell'utente inattivo che passo dopo passo acquisterà fiducia verso il tuo brand e si sentirà spronato all'acquisto.

Questo si traduce in un approccio innovativo che porta alla nascita di un legame tra l'azienda e i potenziali clienti che va oltre il normale processo di trasformazione utente/cliente: quando si entra in contatto con un'azienda che promuove questo tipo di crescita, che genera un valore così vero e sostanziale, l'utente percepisce e comprende l'attenzione che si sta nutrendo verso di lui e tende a sviluppare un legame più sincero e duraturo con una probabilità molto più alta che lo spinga a diventare un cliente affezionato e duraturo.

In questo senso, l'utilizzo di strategia inbound marketing per aumentare il numero di lead dovrebbe essere accompagnato da un'adeguata lead nurturing strategy che punti a superare le logiche associate al tradizionale approccio push, incentrato esclusivamente sull'aumento delle vendite, mettendo così in atto delle pratiche che offrano strumenti di crescita per gli utenti, rafforzando di conseguenza il rapporto con il brand.

Per realizzare una strategia di Lead Nurturing si parte dal lead scoring ovvero un processo che consente di attribuire un punteggio ai prospect in base alle azioni che compie navigando nel sito o interagendo con le nostre campagne.

Una piattaforma di marketing automation innovativa consente infatti di attribuire un valore numerico a dati di tipo comportamentali, come l'apertura di una email. Il lead scoring diventa così uno mezzo ulteriore attraverso il quale decidere contenuti mirati e adatti a ciascun lead.

Un altro degli aspetti chiave nella creazione di una strategia di Lead Nurturing è, ovviamente, la scelta di contenuti da proporre mirati, targetizzati e personalizzati in base alle caratteristiche dell'utente, alle esigenze e soprattutto alle interazioni del lead con il brand. Un software di marketing automation efficace permette di gestire il rapporto attraverso campagne mirate e un linguaggio personalizzato e interessante per l'utente.

È utile tuttavia che una campagna di lead nurturing non si limiti soltanto all'invio di email. L'implementazione e quindi l'utilizzo di tutti gli strumenti di marketing automation sono fondamentali per l'implementazione di una strategia multicanale che comprenda anche il retargeting, social network e form d'iscrizione. In un'ottica di coerenza che faccia della user experience un obiettivo di base.

 

In conclusione possiamo dire che il lead nurturing non è solo una questione di aumento dei risultati di vendita nel breve periodo. Si tratta invece di ispirare un comportamento, di impegnarsi a mantenere il brand in prima linea nella mente del pubblico relativo al target di riferimento.

Questo si traduce nell'identificare le specifiche esigenze del pubblico adattando i contenuti ai diversi segmenti, o ai singoli utenti se necessario, con contenuti progettati per informare e intrattenere in modo personalizzato.

Non si tratta solo di vendere, anche se certamente l'aumento di fatturato è il fine ultimo di ogni azione strategica, ma di costruire un rapporto di fiducia.

Con il giusto mix di contenuti personalizzati, inviati al momento giusto, è possibile informare i potenziali clienti sulle soluzioni che proponiamo e ispirarli, con il nostro agire, a diventare lead fedeli e a trasformarsi quindi da semplici utenti anonimi a clienti duraturi.

L’oggetto della email è in assoluto l’elemento che influenza maggiormente il tasso di apertura.

Fondamentale quindi prestare la giusta attenzione per non vanificare gli sforzi profusi per costruire una campagna di email marketing efficace.

Tanto lavoro, studio e attenzione nell'individuare obiettivi, target e messaggio potrebbero infatti essere vanificati da un oggetto poco interessante, che non suscita curiosità, non cattura l'attenzione, non convince sulla qualità del contenuto e che non offre nessuna prospettiva, sia essa un'offerta o un'informazione utile.

Mai come in questo periodo ogni giorno le nostre caselle di posta elettronica sono invase da decine di email pubblicitarie. Fare in modo che l'utente apra proprio quella ricevuta da te non è cosa così scontata.

Cosa puoi fare allora affinché la tua email non finisca cestinata ancor prima di essere aperta?

Ti forniamo qui una breve guida con 8 consigli che ti suggeriamo di salvare tra i tuoi documenti utili e rileggere ogni qual volta sei in procinto di scrivere un nuovo oggetto.

L'obiettivo, teniamo bene a mente, è quello di migliorare il tasso di apertura e quindi innalzare il tasso di efficacia della tua campagna.

 

1 - SII BREVE E CONCISO

In teoria non c'è un limite di lunghezza all'oggetto della mail ma è bene attirare l'attenzione con poche e semplici parole. C'è anche da dire che un oggetto troppo lungo potrebbe essere non letto dalle diverse caselle di posta elettronica che possono visualizzare solo un determinato numero di caratteri.

Non c'è cosa meno interessante di una frase tagliata o non visualizzata per intero su un dispositivo mobile!

Inviarti una email di prova e analizzarla con occhio critico e distaccato è sempre una scelta vincente.

La regola d'oro generale comunque è una media di 50 caratteri racchiusi in 5 o 6 parole comprensibili alla maggior parte dei tuoi utenti. Bandite quindi parole poco conosciute, auliche o in lingue non comprensibili ai più. Se naturalmente tutto questo si discosta dal tuo core business.

 

2 - CATTURA SUBITO L'ATTENZIONE

Per aumentare i tassi di apertura e massimizzare l'impatto sul lettore, cattura la sua attenzione fin da subito.
L'utente è portato a leggere solo le prime parole e generalmente gli sono sufficienti per capire se un messaggio è per lui interessante o meno. Uno sconto, un'informazione utile, una data di scadenza devono essere enunciate subito.

Anche far riferimento ad un brand riconosciuto o ad un elemento di chiaro interesse potrebbe essere utile.

Chiaramente questo significa anche che il contenuto dell'oggetto deve essere coerente con quello della email. Soltanto se volessimo considerare l'aspetto etico della questione, è quanto meno inopportuno creare incoerenza tra quello che c'è scritto fuori e dentro la email.

E certamente l'utente questo tipo di leggerezza non la perdona. E la vostra credibilità ne risentirebbe fortemente.

 

3 - FAI ATTENZIONE ALLE PAROLE PROIBITE

Tutti i provider di posta hanno un sistema di controllo per determinare se una email è spam o meno. La presenza di determinate parole nell'oggetto può indurre a considerare i tuoi messaggi come Posta Indesiderata.

Tra le parole più comuni da evitare ci sono sicuramente “gratis”, “hot”, “casinò”, “guadagno”. Questo può sembrare un consiglio scontato ma non lo è più di tanto.
I dati parlano chiaro e tra l'altro basta dare un'occhiata alla casella dedicata sul tuo server di posta per capire cosa non fare.

Inoltre a questo proposito è bene evitare anche eccessi di punteggiatura (!!!!!) (????) o superlativi, maiuscole continue e simboli come euro (€) o dollaro ($). È anche bene cercare di non utilizzare caratteri speciali come apostrofi o accenti che potrebbero essere visualizzati non correttamente su alcuni dispositivi.

4 - FAI UNA DOMANDA

Inserendo una domanda nell'oggetto catturi subito l'attenzione del lettore sul tema della email.

Se la risposta dell’utente è affermativa, molto probabilmente sarà portato ad aprire la email con l’obiettivo di approfondire l’argomento trattato ed ottenere le informazioni che più gli interessano.

5 - SPIEGA COME FARE QUALCOSA E FALLO CON I NUMERI

Un lettore tra le decine di email che riceve giornalmente si aspetta dal nostro messaggio una soluzione concreta in grado di soddisfare le proprie esigenze, un bisogno reale o la necessità d'informazione.

Spiegare, per esempio, il funzionamento di qualcosa o assicurare una rapida guida di qualcos'altro, permette di aumentare le aperture a patto che sia fatto con criterio e che sia coerente con il testo del messaggio.
I numeri e i dati statistici a questo proposito ci arrivano in soccorso.

Molto apprezzati dagli utenti, i numeri inseriti nell’oggetto migliorano le performance relativamente al dato di apertura perché trasmettono un senso di precisione e ordine e perché rendono la comunicazione interessante e specifica.

Attenzione però ai caratteri speciali di cui abbiamo parlato sopra. Simboli come la percentuale (%) è sempre bene evitarli!

6 - INSERISCI UNA PAROLA CHIAVE O IL NOME DI UN BRAND

Come in tutte le strategie di Digital Marketing studiare le parole chiave da utilizzare nei confronti del target di riferimento è di fondamentale importanza, anche per le campagne di email marketing utilizzare le parole chiave nel titolo serve come primo passo per stimolare l’utente ad aprire la email.

Inoltre e in coerenza con questo, un marchio conosciuto aiuta l'utente ad identificarsi immediatamente con il contenuto che andrà a leggere ed è un ottimo modo per richiamare l’attenzione.

Studi affermano che le newsletter con il nome di un brand noto nell’oggetto tendono ad avere tassi di apertura migliori.

7 - DIVERTITI CON LE EMOJI

Le emoji rendono sicuramente più interessate il tuo oggetto. Tutto dipende però da cosa fai.

Certamente non deve essere perso di vista l'aspetto professionale e la coerenza con la natura della tua attività. Se il tuo messaggio tratta temi di spessore o criticità importanti puoi ignorare questo passaggio. Anche temi aulici possono essere raccontati con leggerezza ma questa è una riflessione personale e importante che ti inviamo a fare prima di utilizzare o meno faccine o simboli divertenti.

8 - CAVALCA L'ONDA

La tua email deve arrivare il più possibile all'utente giusto nel momento giusto. E dall'oggetto tutto ciò è evidente.

Segui il calendario, la cronaca, i trend del momento per trovare ispirazione e non farti sfuggire nulla. Un utente che riceve informazioni coerenti con la situazione che sta vivendo sarà più interessato ad interagire con la tua realtà.

Ed infine, prova, prova, prova.

Non sentirti sicuro al primo colpo. Invia email di prova a te e ai tuoi collaboratori prima di procedere con la tua campagna email.

L'entusiasmo di essere arrivati a questo punto potrebbe giocare brutti scherzi e farti incappare nell'errore più comune: la fretta.

Non c'è mai tempo abbastanza e ancor meno per la formazione ma già l'esserti soffermato su questo articolo fa di te un professionista attento. E questo i tuoi clienti lo percepiscono e certamente lo apprezzano.

Come creare una newsletter efficace

Stai pensando al modo più veloce per raggiungere il maggior numero dei tuoi clienti? Vuoi comunicare a chi ti segue la tua nuova promozione?

Hai due alternative: inviare dalla tua casella di posta centinaia di email con il rischio di un blocco al sistema e di non raggiungere nessuno dei tuoi contatti o sviluppare una strategia di comunicazione funzionale grazie a campagne email mirate ed efficaci.

Una newsletter è una email che un'azienda, un'attività commerciale, associazione, partito politico o esercente invia ai propri contatti per tenerli aggiornati sulle novità, attività svolte o vendite promozionali che lo riguardano. L'elenco dei contatti rappresenta invece la lista (mailing list) degli iscritti alla newsletter ed è costituito da tutti coloro che, spontaneamente o a seguito di una richiesta, hanno deciso di fornire alla società il proprio indirizzo di posta elettronica.

Così la newsletter diventa uno strumento di marketing a bassissimo costo e con una duplice funzione, tenere vivo l'interesse dei clienti fidelizzati nei confronti delle attività di un'azienda e convertire gli utenti in clienti con una comunicazione personalizzata ed efficace.

C'è da dire che la newsletter è uno strumento di vecchia data considerando che è una delle prime leve della comunicazione utilizzate ed ha subìto non poche revisioni nel suo modo di essere utilizzata sopratutto in relazione al problema delle innumerevoli quantità di email che andavo a popolare le caselle spam dei clienti. Ma ormai grazie a nuovi filtri, a politiche molto attente relative ai trattamenti dei dati utilizzati e a campagne responsive sui cellulari sta vivendo una nuova vita ed è oggi il primo strumento per raggiungere un cliente o un potenziale tale.

 

La newsletter è per tutti, grandi e piccoli aziende.

Ma per essere efficace deve rispettare poche ma fondamentali regole.

La creazione di un messaggio email efficace richiede un insieme di competenze variegate che nel loro complesso permettono la ricezione del messaggio in modo corretto attraverso la giusta tecnica di invio e il giusto utilizzo di parole e immagini; un content ed una struttura che catturino quindi l'attenzione del cliente senza risultare invadenti o suscitare confusione, sono le leve da perseguire con convinzione.

L'obiettivo, non dimentichiamocelo, è sempre quello di aumentare l'attenzione e quindi fidelizzare un acquirente o trasformare un semplice contatto, visitatore del sito o di pagine social, in un nuovo compratore, fruitore o consumatore di un prodotto o servizio.

Chi progetta il layout di una newsletter deve pensare che l'attenzione dell'utente va catturata nel giro di pochi secondi e così i messaggi devono essere brevi, concisi e interessanti oppure devono offrire un'offerta o una promozione irripetibile. Il tutto inserito in una struttura semplice e ben organizzata.

È per questo che la scelta dei colori, la suddivisione in paragrafi, l'utilizzo di immagini e fotografie risultano essere elementi molto importanti.

Nello scrivere una newsletter la giusta scelta delle parole è elemento fondamentale per stabilire una comunicazione efficace.

Ma di questo ne parleremo più approfonditamente nel nostro prossimo appuntamento dedicando un'articolo interamente all'importanza di una comunicazione attiva.

Qui possiamo intanto dire che il modo in cui ci si rivolge al lettore è ciò che conferisce alla comunicazione a due carattere di esclusività ed unicità. È necessario essere coerenti con il resto della comunicazione istituzionale e non dimenticare del target a cui ci si rivolge e all'obiettivo che stiamo perseguendo.

Altro aspetto da considerare è che una newsletter, data la sua periodicità, non cattura in maniera continuativa l'interesse dei destinatari. Molte comunicazioni falliscono, diventano di non interesse per persone che ignorano, archiviano, cancellano o annullano automaticamente l'iscrizione.

E questo non fa certamente bene al tuo obiettivo di crescita.

Per permettere alla comunicazione efficace di essere realmente tale occorre essere generosi, non tanto e non solo offrendo promozioni che certamente attrarranno l'utente interessato al risparmio, ma includere informazioni utili, interessanti o piacevoli da leggere che seguano un filo conduttore e che colpiscano l'utente in base ai suoi gusti o alle sue propensioni.

Una newsletter deve quindi rispondere a degli obiettivi precisi ed integrarsi perfettamente all'interno di una strategia di comunicazione più ampia.

Non può e non deve essere pensata come una semplice notifica di informazioni da inviare una volta a settimana. No se la pensi nel modo giusto, ovvero come uno strumento per raggiungere i tuoi obiettivi di crescita.

Hai tante idee su cosa comunicare ma non sai come farlo nella maniera più efficace?

Prima di lanciarti ad inviare centinaia di email senza un criterio ben definito e senza uno strumento che raccolga tutti i dati fermati a riflettere. Le tue comunicazioni devono essere attese, aperte, lette e devono spingere il lettore a compiere un'azione. E tu devi seguirlo in ognuno di questi passi.

Devi dotarti quindi di un sistema che ti consenta di raccogliere, elaborare, studiare e massimizzare i tuoi dati e le azioni che con essi puoi compiere.
In totale sicurezza, senza incappare in violazioni della privacy e rendere nullo il lavoro svolto fino a questo punto.

Per inviare una mail a un gran numero di contatti non è possibile utilizzare a lungo termine una casella di posta generica, come outlook o gmail. Inviare centinaia di email massive (quindi con un unico invio) da un client di messaggeria classica fa incorrere nella possibilità, certezza più che rischio, che le mail siano consegnate in spam, quindi dichiararle nulle.

Fai molta attenzione a questo aspetto.

Il software di LeadBI ti consente di creare newsletter in maniera facile e veloce, anche se le tue nozioni tecniche in tema html sono a zero. Lo fa in maniera personalizzata, perché puoi diversificare il contenuto in base al cliente o al gruppo di clienti a cui ti stai rivolgendo. Puoi importare le liste che hai impiegato anni a popolare o aggiungere singoli contatti stabilendo una comunicazione one-to-one.

Continua a seguire i nostri appuntamenti e ti spieghiamo passo passo come utilizzare il costruttore di modelli di newsletter personalizzato LeadBI e creare la tua strategia vincente.

Dotarsi di uno strumento giusto può fare la differenza tra il costruire una comunicazione efficace ed una semplicemente interessante.

 

 

 

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5 AZIONI STRATEGICHE PER USCIRE DALLA CRISI, NONOSTANTE IL COVID

I mesi appena trascorsi e quelli che ci accingiamo a vivere sono caratterizzati da una grande incertezza e da un mutamento, a tratti anche drastico, delle abitudini di fare impresa e di essere consumatore. Il Covid è ancora oggi una sfida da affrontare da diversi punti di vista e se da quello medico le opzioni da vagliare sono purtroppo poche e incerte, dal punto di vista economico tante sono le opportunità per fare business e per rendere ancora più performanti le azioni da compiere.

In quest'articolo ti spieghiamo come trasformare questa situazione di difficoltà in opportunità e ti indichiamo le 5 azioni da compiere fin da subito per uscire dalla crisi e anzi massimizzare il tuo profitto, nonostante le incertezze, dopo tutte le innumerevoli e forzate chiusure di esercizi a cui abbiamo assistito.

1 - INNOVA CON LA MARKETING AUTOMATION

L'Italia e il mondo intero durante il lockdown hanno registrato una contrazione economica che ha raggiunto connotazioni da record in termini di spesa per le famiglie e di investimenti per le imprese. Ma se da un lato la preoccupazione per l'incertezza della durata della pandemia getta nello sconforto intere economie, dall'altro nelle aziende cresce la consapevolezza che la scelta di una strategia di comunicazione e di marketing automation mirata è la risposta concreta per ricominciare a vendere ed anzi crescere nonostante la crisi.

Hai mai pensato infatti che l'attuale condizione possa in realtà fornire alle imprese una nuova opportunità per reinventarsi e per trovare soluzioni differenti in relazione al modo e ai tempi di approcciarsi al cliente?

In tutti i settori ci sono attività colpite irrimediabilmente dall'emergenza economica e in un contesto così drammatico le aziende sono chiamate ad implementare un nuovo approccio che si basa sulla fidelizzazione del cliente storico e sull'acquisizione di nuovi potenziali. Tutto ciò è possibile farlo solo con un'analisi approfondita dei dati e con strumenti mirati che ottimizzano i processi aziendali e rendono l'esperienza di acquisto del consumatore unica e speciale.

Ma in che modo la marketing automation può esserti d'aiuto per il raggiungimento di questo obiettivo?

La marketing automation aiuta le aziende ad automatizzare e quindi ottimizzare tutte le attività quotidiane relative alla strategia di comunicazione e commerciale e di conseguenza a produrre un aumento del fatturato grazie ad un maggiore coinvolgimento degli utenti.

Ed il primo punto, dei cinque che in quest'articolo ti elencheremo, della strategia da adottare per uscire dalla crisi è proprio questo: automatizzare i processi, coinvolgere il cliente e gestire con un unico strumento tutte le tue campagne.

Oggi più che mai diventa per te fondamentale implementare sistemi di marketing automation efficienti perché non puoi prenderti il lusso di farti scappare un potenziale cliente, di perderne uno già acquisito o di non conoscerlo abbastanza, di fare in modo che non finalizzi il suo acquisto o non concluda con te la giusta trattativa.

2 - INVESTI PER MASSIMIZZARE IL TUO PROFITTO

Non è difficile crede che uno degli effetti più interessanti generati dall'attuale pandemia di Covid sia stata l'accelerazione dei processi di digitalizzazione, necessari ed anzi indispensabili per far fronte ai cambiamenti nelle modalità di acquisto dei consumatori e per proteggere le attività dai contraccolpi economici. Soltanto perfezionando l'esperienza dell'utente durante il suo processo di acquisto, infatti, lo si può spingere a compiere l'azione giusta o desiderata che lo porterà ad una sua completa fidelizzazione. Fidelizzazione che per l'azienda significa incasso certo e duraturo nel tempo.

La pandemia ha segnato dunque una discontinuità storica con il passato andando ad evidenziare una fragilità organica del sistema economico mondiale ceduto sotto i colpi di un'improvvisa quanto forte crisi economica e uno sconvolgimento dei comportamenti individuali e sociali imposti anche dalle misure di distanziamento.

Tra i principali effetti sulle abitudini di consumo ci sono proprio una generale contrazione degli acquisti fisici e un aumento dell’utilizzo dei canali digitali.

Non solo per il B2C.

Anche nel mondo B2B, la digitalizzazione dell’interazione cliente-fornitore imposta dalle restrizioni ha dimostrato un aumento dell’efficienza di molti processi che pare diano il passo ad un cambiamento ormai strutturato.

In che modo puoi uscire dalla crisi?

L'incertezza dell'attuale contesto è troppo grande e lo scompenso economico che ne deriva troppo profondo e strutturale per potersi risolvere con un tradizionale contenimento dei costi. Solo l'investimento in un nuovi modelli di business e in un nuovo concetto di innovazione digitale può garantirti continuità ed anzi crescita.

E l’innovazione non è una prerogativa solo delle grandi aziende. Già durante il lockdown sono state moltissime le piccole imprese o esercenti tradizionali che si sono convertiti all'utilizzo del digitale, inizialmente con il solo scopo di raggiungere i propri clienti bloccati in casa, poi con la consapevolezza dell'enorme potenziale che questo approccio rilascia. Lasciate alle spalle le restrizioni, infatti, le aziende che vogliono guidare la ripresa hanno compreso che innovare rapidamente il proprio modello operativo e commerciale è la risposta giusta per far fronte al mondo post-Covid.

Investire oggi è la risposta giusta per un grande domani.

Nonostante le difficoltà economiche del momento rendano ancora più difficile pensare di poter effettuare investimenti importanti, inducendo piuttosto a un contenimento delle spese, fra qualche anno si guarderà alle aziende più resilienti e performanti e si individuerà nella loro crescita il tratto comune di aver investito in questo periodo per innovare e guidare la loro svolta digitale, non limitandosi al solo controllo dei costi ritenuti non essenziali.

Le aziende devono ora interpretare i cambiamenti profondi del mercato, intercettare le aspettative dei clienti, avere il coraggio di testare nuove soluzioni e dotarsi della pazienza necessaria per correggere in tempo la rotta, innovando completamente il proprio modello operativo e di business.

Innovazione e trasformazione digitale erano prioritari già prima della pandemia di Covid-19, oggi sono diventate una strada obbligata e urgente. È il momento di investire, di scegliere la strada più performante e di farlo con un chiaro e preciso disegno strategico.

3 - OTTIMIZZA IL TUO TEMPO

Come conseguenza delle dovute restrizioni a seguito della pandemia da Coronavirus, si è registrato uno spostamento dell'interesse verso il canale digitale con un aumento delle vendite e-commerce tra il 20% e il 30%. Ma se si pensa alla digitalizzazione come ad un affare esclusivo del reparto vendite, vuol dire che non si è colto il potenziale di questo approccio. Le soluzioni di marketing automation hanno come scopo sicuramente quello di aumentare le vendite e quindi il profitto ma ancor prima di implementare un nuovo processo comunicativo.

Conoscere gli interessi pregressi di un cliente, sapere l'entità della sua propensione all'acquisto, gli orari o il modo in cui è più portato a compiere spese, oppure il target a cui appartiene permette la personalizzazione dei contenuti della propria landing page, delle proprie campagne social o di email; permette, tra l'altro, anche di variare e adattare i contenuti delle pagine durante la navigazione su un sito aziendale.

Ti starai chiedendo, a questo punto, in che modo la marketing automation va ad incidere sul tuo tempo speso a relazionarti con i tuoi clienti?

Una strategia digitale efficiente consente di realizzare previsioni molto precise su ogni lead (ovvero i contatti) e su quello che può essere il percorso più adatto per portarlo alla conversione (che sia un acquisto o semplicemente la compilazione di un form) nel tempo più breve possibile.

Inoltre i clienti oggi si aspettano di vedere contenuti interessanti durante l’intera esperienza di navigazione sui canali aziendali, che sia il sito o le pagine dei social network.

Con la miriade di contenuti presenti oggi sul web e con il bombardamento di informazioni a cui l'utente è oggi sottoposto, è sempre più importante riuscire a catturare l'attenzione di un potenziale cliente immediatamente.

E per farlo non c’è altro modo che interagire con lui per carpire i suoi interessi, le sue abitudini e i suoi dati demografici attraverso sistemi di raccolta ed elaborazione dati efficienti. Inoltre, l’utente si aspetta di ricevere risposte immediate, assistenza tempestiva e rassicurazioni mirate, per sentirsi coccolato, protagonista del suo personale momento di interazione.

Ma come è possibile realizzare tutto questo ottimizzando anche il tempo a tua disposizione?

Questo e molto altro è possibile realizzarlo grazie al CRM e alle funzionalità ad esso legate: possiamo indirizzare il cliente con email e messaggi ad hoc automatizzati, con campagne pubblicitarie e social, sms, landing page, pop-up e molto altro.

Tutto con un unico strumento, tutto con un unico intervento di implementazione, che può essere variato e aggiornato all'occorrenza o quando è necessario un adattamento della strategia ad un nuovo scenario.

4 - CREA CONTENUTI PERSONALIZZATI

La marketing automation serve quindi ad aumentare l’efficienza del marketing tradizionale aumentando la visibilità, generando l'interesse tra i potenziali clienti e aumentando le vendite.

Abbiamo già detto che gli strumenti di automazione mirano a generare i lead (ovvero i contatti) che possono poi essere utilizzati per la segmentazione dei clienti e, di conseguenza, per un re-targeting più efficace ai fini dell'implementazione di campagne pubblicitarie produttive e mirate.

Ma qual'è la quarta strategia che puoi implementare per uscire da questa o qualunque altra situazione di crisi?

Per ottenere massimi risultati da qualsiasi strumento di marketing automation è necessario predisporre contenuti personalizzati. La forza persuasiva dei contenuti è ciò che caratterizza la tua interazione con i lead (ovvero i contatti) ed è per questo di fondamentale importanza.

Non avere contenuti mirati o inviare un contenuto sbagliato al tuo lead potrebbe comportare la perdita di un potenziale cliente o di un cliente fino a quel punto fidelizzato.

Ed il modo per comprendere i comportamenti e gli interessi di un potenziale cliente è proprio quello di spingerlo ad interagire attraverso contenuti di valore che varino in base agli interessi o ad una particolare una propensione, garantendogli così un'esperienza unica.

Questo è il motivo per cui in quest'articolo consigliamo di creare contenuti differenziati di valore, che attirino l'attenzione dell'utente e che lo portino a farlo interagire.

Se si implementa un efficace sistema di raccolta ed elaborazione dei dati, infatti, il coinvolgimento dell'utente viene massimizzato e diventa molto meno difficile convincerlo ad entrare in contatto con noi.

Non tutti i contenuti sono uguali.

I post social, gli articoli del blog, le newsletter, le email sono gli strumenti utilizzati ad attirare l'attenzione iniziale dell'utente ma quando il cliente è nell'ultima fase, quella decisionale, la più critica e delicata, contenuti mirati e personalizzati possono fare la differenza.

Una scelta strategica approssimativa o meno in questo senso potrebbe fare la differenza in termini di numero di vendite andate a buon fine e quindi di profitti generati.

In questo particolare periodo di post (ma neanche tanto) emergenza sanitaria, le aziende e gli esercenti, grandi o piccoli che siano, si trovano in una condizione piuttosto inedita per poter applicare piani validi in passato.

Accanto ai fondamentali della comunicazione, si aggiunge la necessità di dosare tempi e messaggi della loro interazione con il pubblico, a seconda anche dello stadio di sviluppo dell’epidemia e quindi dell'evolversi della situazione globale.

Il contenuto dei messaggi è a tutti gli effetti una leva nella strategia di marketing automation, per tutta la durata del customer journey. Ancor di più se consideriamo che durante il lockdown e ancora oggi, gli utenti passano tante ore davanti al pc, sono on line, interagiscono sui social, navigano e fanno ricerche sui motori appositi con una frequenza mediamente molto più alta rispetto al passato.

Comprendere ciò che potenziali clienti cercano e vogliono leggere o vedere in ogni fase del loro viaggio verso le loro scelte e le loro decisioni di acquisito, è la chiave per creare strategie di successo e per ottimizzare i tuoi risultati anche in tempo di crisi economica.

Cogliere l'importanza di tutto questo significa aver chiaro quali contenuti di valore è necessario creare per catturare quel primo contatto, ad esempio attraverso un indirizzo email, grazie al quale poter creare appositi funnel di comunicazione e accompagnarlo verso alla sua decisione finale.

Intercettare gli utenti durante la fase di ricerca e di scoperta vuol dire dare loro le certezze di cui hanno bisogno per convincersi a scegliere la tua azienda, il tuo prodotto o il tuo servizio, e acquistare subito o non appena saranno nella condizione di farlo.

5 – COSTRUISCI IL TUO FUNNEL DI VENDITA

In termini semplicistici un funnel di vendita è un percorso attraverso cui si porta un semplice utente a diventare cliente.

Solo una volta che un visitatore potenzialmente interessato al tuo prodotto o servizio diventa lead o prospect, tramite determinate azioni (lead nurturing) che utilizzano strumenti automatizzati, questo può diventare cliente.

In termini meno semplicistici, tutto questo è strategia.

A meno che tu non sia un brand affermato di fama internazionale, sarà molto facile che un utente che approda sul tuo sito ne esca senza convertire, o che non lo faccia alla sua prima visita. Proprio per questo è indispensabile che tu riesca ad instaurare con lui una connessione.

La struttura del funnel è simile a quella di un imbuto perché alla base (più larga) troviamo una moltitudine di persone potenzialmente interessate a noi ma solo una parte di queste diventerà cliente dell'azienda.

L'idea di base è che più si conosce cosa farà il potenziale cliente dopo una determinata azione, più diventa facile dare e proporre quello che sta cercando, determinando le mosse giuste da compiere o addirittura anticipando le sue esigenze e quindi anche le azioni dei concorrenti.

Ma qual è l'obiettivo di una simile azione e perché la consideriamo come la quinta strategia di successo per uscire dalla crisi?

Perché con un funzionale e produttivo modello di funnel si riescono a semplificare le attività di marketing, ottimizzare ogni passaggio del customer journey e aumentare quindi il numero delle vendite e dei profitti.

È questo il nostro e il tuo obiettivo finale.

E così, in conclusione, quando si parla di rivoluzione digitale non si può non far riferimento al cambiamento avvenuto anche nei modelli tradizionali per fare business. Sempre più aziende hanno deciso oggi di ampliare i propri orizzonti, implementando attività di vendita e di promozione sempre più efficienti, grazie a relazioni sempre più personali con i prospect e a sistemi di monitoraggio ed elaborazione dei dati completi e funzionali.

E tutto ciò non solo in ambito B2B ma anche in quello B2C.

Tra i principali vantaggi di una strategia di marketing digitale efficace, c'è sicuramente quello di risultare più competitivi, andando ad intercettare pubblico e fornitori anche fuori dai confini nazionali, con una riduzione e ottimizzazione sostanziale dei tempi e dei costi di gestione.

E con queste 5 regole la partita diventa ancora più interessante.

 

 

 

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