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26 Febbraio 2019

L’importanza della Digital Analysis: l’utilizzo di un approccio data-driven

L’importanza della Digital Analysis: l’utilizzo di un approccio data-driven

La Digital Analysis rappresenta l’analisi dei dati qualitativi e quantitativi della propria azienda e della concorrenza, con lo scopo di ottenere un miglioramento dell’esperienza online da parte degli utenti, spingendoli verso i risultati desiderati. Perciò, diventa fondamentale per il Digital Marketing realizzare delle strategie di “customer-centric”.

In questo processo l’analisi risulta essere una parte integrante e l’interpretazione dei dati è fondamentale per interfacciarsi con i clienti e comprendere le loro esigenze. In qualsiasi momento un cliente può iniziare il proprio percorso di acquisto.

Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una continua evoluzione di Internet, e ci si chiede se si sta approfittando di questi continui cambiamenti. Le aziende non hanno solo necessità di un sito web, ma anche di un blog aziendale con annessi profili sui social media tra cui Facebook, Twitter e Instagram. Per avere una gestione corretta di tutti queste pagine, si ha l’esigenza di avere programmazione, obiettivi e report adeguati.

 

Le aziende hanno il compito di analizzare i dati qualitativi e quantitativi, valutare i risultati e ottenere un processo di continuo miglioramento. Tuttavia, il web si propone come punto di contatto per i clienti, per cui la conoscenza dei dati risulta fondamentale per avere successo.

Quali dati spesso sono sopravvalutati?

 

In alcuni casi spesso ci si concentra sui dati insignificanti dal punto di vista delle decisioni del marketing. I dati spesso sopravvalutati sono:

 

Traffico al sito web

Il traffico del sito web non elaborato non ha significato. Se dovesse aumentare o diminuire cosa sarebbe più opportuno fare? Innanzitutto è necessario l’identificazione e l’individuazione della fonte di provenienza del traffico: annunci organici, a pagamento, social media, ecc. Se le fonti sono seguite individualmente, si possono comprendere le tendenze generali. Confrontare i periodi di tempo con lo stesso arco temporale dell’anno precedente, potrebbe risultare o non risultare significativo. Ad es. se si confronta l’ultimo trimestre con lo stesso dell’anno precedente, è possibile constatare delle tendenze reali soprattutto se si utilizzano nuovi strumenti di marketing.

Frequenza di rimbalzo

Una volta il tasso di rimbalzo all’interno di un sito web doveva essere all’incirca del 40%. Questa “metrica” è priva di significato, in quanto, pagine differenti, sono caratterizzati da frequenze di rimbalzo differenti. Nel caso in cui, la propria homepage dovesse avere un tasso di rimbalzo del 50%, cosa si potrebbe fare? E’ negativo o positivo?

Lo stesso discorso vale per i post del blog, con una frequenza di rimbalzo del 90%. Generalmente, gli utenti sono interessati a leggere un post per poi andare via senza fare altre azioni, per cui il tasso di rimbalzo può essere molto alto.

Certo è, che se le pagine di destinazione generano una frequenza di rimbalzo del 90%, bisogna preoccuparsi.

Quali dati bisognerebbe tracciare?

 

Obiettivi

Se si sta creando una campagna, quanti utenti si convertono in Lead o addirittura in clienti? Questo è possibile attraverso la piattaforma LeadBI, utilizzando le varie campagne a disposizione.

Lo stesso passaggio è rappresentato da un modulo d’iscrizione, ad es. per il download gratuito fino a giungere alla “thank you page”, in cui è possibile convertire gli utenti e trasformarli in potenziali clienti.

 

Canalizzazioni

Una volta stabiliti gli obiettivi, bisogna attivare la canalizzazione, e impostare un percorso tipo che gli utenti devono seguire, per raggiungere l’obiettivo con gli indirizzi web, come ad es. visitare la home page; compilare il modulo; scaricare il download e giungere alla “thank you page”. Attraverso la canalizzazione, è possibile verificare il numero degli utenti che hanno seguito ogni fase del percorso, e di coloro che non hanno completato i passaggi. Se tutti si sono bloccati al secondo passaggio, potrebbe esserci un errore: il modulo non funziona in modo corretto, è troppo lungo o gli utenti non lo comprendono. E’ necessario eseguire dei test di prova e visualizzare i feedback ottenuti, risolvere eventuali problemi ed infine verificare di nuovo se si ha un miglioramento del tasso di conversione.

 

Tra i vari aspetti relativi al digital analysis, alcuni possono rivelarsi fondamentali.

Le conversioni, a differenza del traffico e del rimbalzo, risultano essere significativi, come ad es. il passaggio da visitatore anonimo a Lead.

Dunque, è possibile dedurre che la vera sfida non è ricavare i dati da analizzare, ma saperlo fare nel modo più efficiente agli obiettivi di business.

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