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8 Luglio 2021

Come ottimizzare la deliverability delle e-mail sui diversi provider di posta

7 best practices per la consegna delle e-mail su Gmail, Yahoo, Hotmail e gli altri provider di posta

Ogni provider di posta ha le proprie linee guida per l'autenticazione e la propria politica anti-spam. Vale la pena conoscerle e metterle in pratica soprattutto se si inviano grandi volumi di e-mail, a maggior ragione se internazionali. Il luogo in cui, all’interno della casella di posta, andranno a finire i tuoi messaggi è un elemento molto importante.

Due elementi determinano l'efficacia dell'e-mail marketing: un messaggio efficace con contenuti accattivanti, ed alcuni aspetti tecnici che ne garantiscono una migliore deliverability. Sebbene il contenuto sia un argomento discusso più frequentemente rispetto alla consegna, anche questa richiede un'ottimizzazione costante.

Persino la mail preparata nel modo più creativo possibile non porterà i risultati attesi se non raggiunge la casella di posta in arrivo, ma viene inserita nella cartella SPAM.
Un modo per evitare che questo accada è imparare a rispettare i severi requisiti dei provider di caselle di posta elettronica. Ma per applicarli correttamente, è necessario conoscerli e (soprattutto) disporre di un'infrastruttura che consenta di customizzare l'intero processo, come quella usata da LeadBI.

Vi presentiamo di seguito 7 regole che consentono di ottimizzare la deliverability delle e-mail!

#1 Il database verificato è la chiave. Raccogli i consensi!

Nell'e-mail marketing, la qualità del tuo database ha un impatto significativo sui risultati di marketing, oltre che sulla reputazione. Pertanto, ricorda di inviare messaggi solo ai destinatari che sono davvero interessati a te.

Non acquistare database, poiché non puoi essere assolutamente sicuro che i dati siano stati raccolti con il rispetto delle regole: è meglio far crescere la tua lista di e-mail con il metodo di consenso opt-in (ottenendo cioè il consenso tramite l'iscrizione). Oltre ad essere legalmente sicuro, è anche più efficace: coloro che si iscrivono volontariamente tua lista, mostrano un maggiore coinvolgimento in relazione alle e-mail in arrivo e segnalano meno spesso spam o reclami di abuso. Ciò aumenterà la deliverability delle tue email, ovvero la consegna nella casella di posta in arrivo.

#2 Pulizia del database e coinvolgimento dei destinatari. Prenditene cura!

Applicare le buone pratiche per raccogliere indirizzi e-mail nel tuo elenco di contatti è importante, ma è altrettanto importante prendersi cura della pulizia del database, per esempio per la regolare rimozione degli utenti inattivi.
Tuttavia, prima di cancellarli dalla tua lista, cerca di riconquistare la loro attenzione. Cerca di identificare il momento in cui i tuoi destinatari smettono di interagire con la tua e-mail e invia loro un messaggio per riguadagnare la loro attenzione. Quando questo non porta ancora alcun coinvolgimento da parte loro, prova a inviare loro un'e-mail di riconferma. Se non c'è reazione, escludi i loro indirizzi e-mail dal tuo elenco.

Il coinvolgimento degli iscritti è fondamentale: maggiore è il livello di coinvolgimento, più efficaci sono le tue azioni. Uno dei metodi utilizzati per aumentare il coinvolgimento degli utenti è la segmentazione dei messaggi di posta elettronica, in termini di contenuti adattati alle informazioni demografiche e comportamentali (cronologia degli acquisti, tempo di elaborazione degli ordini, frequenza) e settore di appartenenza degli utenti. In altre parole, invia il messaggio corretto in base alla diversa tipologia di utente.

#3 Ricevi una richiesta di cancellazione? Accettala!

Piattaforme di marketing come LeadBI si occupano di quest'aspetto totalmente in automatico, ma al fine di una corretta informazione è bene comunque spiegarlo: una volta che un clicca sul collegamento per annullare l'iscrizione alla tua lista di e-mail, non cercare di "aspettare" un ripensamento prima di rimuoverlo, poiché c'è un grande rischio che il tuo prossimo messaggio venga contrassegnato come SPAM rischiando anche di avere un impatto negativo sulla reputazione del tuo IP. Pertanto, il consiglio è di accettare tutte le richieste di cancellazione entro 24 ore.

Come già detto, LeadBI si occupa in automatico della gestione degli indirizzi email disiscritti, per ottimizzare i tuoi tassi di consegna e migliorare la tua reputazione.

#4 Reclami degli utenti?

Questo è un altro aspetto gestito automaticamente da LeadBI.
I provider di posta elettronica adottano soluzioni specifiche per aiutarti a tenere tracciadei reclami di spam da parte degli utenti. Spesso forniscono programmi di monitoraggio gratuiti che ti consentono di vedere cosa pensano realmente i tuoi destinatari dei messaggi. Grazie a questi, puoi adottare le misure appropriate per modificare i feedback negativi, ridurre il numero di reclami e quindi migliorare la tua reputazione di invio.

Quando inizi a utilizzare questi servizi (denominati Feedback Loop), puoi controllare il tasso di reclami e cercare di mantenerlo al di sotto dello 0,2% per ogni indirizzo IP. Per gli indirizzi IP con un tasso di reclami più elevato, è più probabile che la posta venga inviata alla cartella SPAM.

A costo di essere ripetitivi, è bene ribadire che LeadBI si occupa di tutto questo per te in automatico.

#5 Standard di autenticazione? Tienili stretti!

Segui tutti gli standard di autenticazione. Ti aiutano a stabilire una reputazione di dominio coerente e a prevenire lo spoofing della posta elettronica. Quindi, assicurati di autenticare correttamente la tua e-mail con i record SPF, DKIM e DMARC.

#6 La segmentazione dei contatti ha senso. Provala!

Il tasso di consegna dei diversi tipi di messaggi può variare. Mentre le e-mail transazionali di solito non causano problemi, quelle di marketing richiedono maggiore attenzione. Pertanto, è bene separarle e utilizzare liste di email diverse per le diverse tipologie di comunicazione. Ciò contribuisce a un migliore controllo sulle prestazioni, a una migliore deliverability della posta elettronica e alla capacità di rispondere più rapidamente a qualsiasi problema di consegna. Dopo un po' di tempo noterai non solo tassi di consegna deliverability, ma anche una migliore reputazione di invio.

#7 Whitelist. Registrati!

Anche quest'ultimo aspetto è gestito in automatico da LeadBI, tuttavia ne parleremo per una completa informazione.

Essere nella whitelist del mittente significa che le tue e-mail raggiungeranno la posta in arrivo del destinatario. Ricorda, le e-mail inviate da indirizzi IP certificati sono comunque soggette a filtraggio i termini di contenuto, URL e utenti.

Sebbene seguire le migliori pratiche dei più grandi ISP non sia facile, specialmente quando si inviano di volumi di e-mail elevati, vale la pena dedicare un po' di tempo per imparare e testare. Ogni giorno inviamo milioni di messaggi e sappiamo che i vantaggi derivanti dall'utilizzo di queste linee guida sono evidenti e soprattutto hanno un impatto significativo sull'efficienza delle prestazioni della posta elettronica.

Ricorda però: se non crei i contenuti che i tuoi utenti vogliono leggere, non potrai mai ottimizzare la delivery e, con il tempo, finirai comunque nella cartella di spam.
Solo ottimizzando di pari passo sia il content che le tue pratiche d'invio, i tuoi sforzi di email marketing daranno i frutti che ti aspetti!

LeadBI

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